I cercatori d’oro biellesi a Realdo

Domenica pomeriggio, al Ponte della Pace, dove la carrozzabile che si inerpica nell’Alta Valle Argentina  attraversa il torrente, grandi e piccini si sono cimentati nella ricerca dell’oro.

L’iniziativa nasce dalla traccia di uno storico che farebbe risalire alla metà dell’800 attività estrattive nel torrente in Alta Valle. Che Il comprensorio abbia una qualche attinenza con estrazioni metallifere sembra confermarlo anche il toponimo Argentina, da argento quindi, così come la certa presenze di vene argentifere nella vicina valle di La Brigue.

Che sia verità storica o fantasia poco conta, ci si può cimentare comunque nella ricerca.

Purchè sia condotta da “professionisti”. Ecco che si pensa di chiedere la collaborazione dei maggiori esperti italiani in materia, l’Associazione Biellese cercatori d’oro, che interviene con una bella squadra di ben quattro associati.

Il loro leader, Bruno Martini, ci spiega che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare l’attività di ricerca del metallo è tutt’altro che attività invasiva del territorio, in quanto disciplinata da precise norme. Nella Regione Piemonte per procedere alla ricerca di metalli, oro compreso, occorre iscriversi in uno specifico elenco e rispettare regole definite. Ulteriori comportamenti sono poi quelli definiti all’interno dell’associazione. In Liguria non esiste una normativa così specifica tuttavia esistono comunque norme di tutela più generiche che impediscono una indiscriminata devastazione del territorio.

Rassicurati dalle spiegazioni dei biellesi, ci portiamo sul campo di ricerca, allestito dalla Proloco di Realdo che, col suo Presidente Sergio Furlan ha preparato il terreno e dalla Proloco di Verdeggia che ha preparato una merenda e bibite a disposizione dei partecipanti.

Superato l’iniziale scetticismo, guidati dalla precisa istruzione dei cercatori biellesi, i partecipanti si cimentano direttamente con la specifica conca con cui imparano a setacciare la sabbia nella speranza di trovarvi sedimentata qualche pagliuzza d’oro.

Per la curiosità dei ragazzi (e anche dei grandi) ecco che alcune pagliuzze luccicanti fanno comparsa.

Che sia un gran bottino o meno questo lo lasciamo alla interpretazione del lettore. I partecipanti sembrano essersi interessati e divertiti.

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